Sport e difese immunitarie

In generale ci si rende conto di quanto sia importante la salute solo quando ci si ammala.

Ognuno di noi ha un proprio bagaglio di difese immunitarie che rappresenta il set point del nostro stato di salute generale. Avete presente quando si dice “quella persona è cagionevole”? Significa che le sue personali caratteristiche immunitarie sono tali da renderlo vulnerabile alle malattie. 

Sono innumerevoli gli studi che mettono in relazione lo sport ed il sistema immunitario, sia per l’ottimizzazione dell’allenamento (prevenire gli infortuni ed il sovrallenamento) sia per capire gli impatti dello sport sulle condizioni di salute generali dell’individuo. Ed è stato ampiamente dimostrato che l’allenamento aerobico – se dosato nel modo giusto – migliora la situazione delle difese interne.

E’ stato dimostrato che la resistenza di base, anche se accresciuta con mezzi di allenamento di intensità media, determina una elevata resistenza alle malattie infettive ed agli sbalzi di temperatura. Un atleta così temprato si ammalerà con minore frequenza (malattie da raffreddamento, etc..).

Citiamo un po’ di studi

In generale, si può affermare che, dopo carichi di allenamento più  meno intensi si determina una soppressione immunitaria momentanea (indebolimento delle difese immunitarie dovute ad una diminuzione delle immunoglobuline, per 2-4 giorni (cfr. Badtke 1989, 199; Kindermann, Urhausen, Ricken 1989, 32). 

Comunque, malgrado la diminuzione di diversi gruppi cellulari, non si verificano infezioni perché nei soggetti allenati aumenta l’efficacia delle difese alle malattie infettive. Infatti, rispetto ai soggetti non allenati, migliora la capacità di instaurazione di altri meccanismi di difesa come la fagocitosi (eliminazione di batteri e di corpi estranei da parte dei fagociti), la termoregolazione e la funzione protettiva delle mucose (cfr. Brahmi et al. 1985, 31; Pedersen et al. 1988, 673 e 1989, 129 Badtke et al. 1989, 199; Liesen et al. 1989, 12; Werle et al. 1989, 19).

Questi studi ci fanno capire perché chi fa sport sia meno portato ad ammalarsi. Ma “meno portato” non significa invincibile (come pensavo io). Perché come descritto sopra, nell’allenamento vi è comunque una immuno soppressione che non deve essere sottovalutata.

Ad esempio, se ci alleniamo (o facciamo una gara) nella fase iniziale di una infezione, l’indebolimento del sistema immunitario, determinato dall’allenamento, può portare ad un notevole aggravamento del decorso della malattia: la temporanea soppressione dell’immunità a livello cellulare potrebbe favorire la moltiplicazione di microorganismi, in particolare virus, che sfuggono ad una loro individuazione ed eliminazione precoce, provocando così, nel proseguo, continui stati infettivi negli atleti (cfr. Order et. al 1989, 28). 

Gli studi scientifici rilevano inoltre che se l’attività sportiva svolta è particolarmente dura – come ad esempio un trail di svariate ore con condizioni meteo non proprio favorevoli – porta ad una perdita di anticorpi (peggioramento delle difese immunitarie), con conseguente maggiore predisposizione alle infezioni.

Da un lato, ciò e dovuto al fatto che se uno stress psicofisico è superiore alla media, viene prodotta una quantità maggiore di ormoni (ad esempio cortisolo, adrenalina, prolattina, etc.) che inibiscono il lavoro di sintesi del sistema immunitario. Dall’altro, un l’attività sportiva “dura” produce una stimolazione superiore alla media della sintesi proteica muscolare, che entra in concorrenza con la sintesi delle proteine immunitarie, comportando una maggiore predisposizione alle infezioni oppure aggravando stati infettivi già in atto (cfr.Stickl 1991, 31).

Se poi una volta finita la gara trovate le docce gelate (stress da frustrazione) vi è una produzione di ormoni che possono portare ad una ulteriore depressione del sistema immunitario abbinato ad un peggioramento dell’umore.  Come indicato da Hollman (in Stikl 1991, 29), le docce calde dopo la gara provocano una sensazione di benessere, una migliore capacità di recupero, con anche un incremento delle difese immunitarie cellulari.

Quindi, cari organizzatori di trail. lavorate sulle docce calde!!!

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