La Ronda Ghibellina è stato il mio primo trail sopra la distanza della maratona. Da allora di chilometri e metri di dislivello ne ho macinati tanti, ma questa gara è sempre rimasta negli anni un mio cruccio da portare a casa per iniziare l’anno in bellezza.
Il periodo per me non è proprio il migliore perché, nonostante tutte le volte mi impongo una programmazione certosina, a gennaio, con il freddo ed il maltempo, ho un blocco psicologico che mi tiene lontano dalla corsa. Almeno questa volta ho compensato un po’ con l’allenamento in palestra.
Sembrava andasse tutto bene!
Le tabelle gratuite riscuotevano un buon successo (tra cui un 5h32’ finale); gli Atleti che seguo erano in ottima forma pronti al battesimo alla loro prima ULTRA ed un potenziale podio nella Ronda Assassina da 25km; la camera al Hotel Europa era prenotata con largo anticipo; e tutto sembrava andare per il meglio.
Ma… come dice Murphy “se qualcosa può andar male, andrà male”.
Giovedì 24, 3 giorni prima della gara, vengo colto dall’influenza: febbre alta e dolori a tutte le articolazioni.
Mi metto a letto e mi imbottisco di vitamina C, zenzero, tisane, e tutti i rimedi naturali che conosco per cercare di velocizzare la guarigione. Ma non basta… Quindi vado sulla roba forte: Tachifludec. Che un po’ sembra funzionare perché mi abbassa la febbre ma niente di più perché appena cala l’effetto risale la febbre con tutti gli annessi e connessi.
Oramai sono a Castiglion Fiorentino, ritiro il pacco gara, saluto un po’ di amici (almeno quelli che sono riuscito a vedere nella mia condizione di torpore influenzale… mi scuso con tutti gli altri…). e quindi che faccio, non mi porto a casa la mia tazza anche quest’anno?
Certo che si!
Dopo una notte di incubi e deliri (i miei compagni di stanza mi perdonino…) mi ritrovo a far colazione con tachifludec e fette biscottate.
Perché non ho rinunciato
Avete presente l’amico che vi dice “oggi ho corso con la febbre” e fa il tempone? Oppure quello che vi dice “ah sono settimane che non mi allenano” ed oltre a battervi fa il suo PB? Si, siamo tutti pieni di amici di merda. Quindi ho pensato “ma se lui corre con la febbre, allora posso farlo anch’io”. Eh… e invece no. Se hai la febbre te ne devi stare sotto le coperte soprattutto se fuori ti aspettano i 45km della Ronda.
Ore 8 “Partenza”!
Sono in prima fila come i TOP! Dopo i primi 50 metri mi metto tutto a sinistra per non intralciare il traffico perché le gambe non rispondevano bene agli impulsi elettrici che arrivavano dal cervello.
Mi metto ad una andatura da “passeggiata lungo lago” e mi avvio per il bellissimo centro di Castiglion Fiorentino. Mantengo il passo costante in salita, in piano ed in discesa. Il resto della squadra mi abbandona già dal secondo chilometro e mi trovo da solo a mangiare tutti i biscotti che mi ero portato dalla colazione. Inizia la salita.
Ristoro “Partini”
Arrivo al primo ristoro con le gambe di legno. Sento i muscoli come se si sfibrassero ad ogni impatto del piede con il terreno. Ho le articolazioni indolenzite ed ho fame. Mangio diverse fette di pane ed olio, un po’ di coca cola, saluto e faccio una foto con Matteo, e riparto alla ricerca dei miei 3 compagni di gara.
Da qui il percorso si fa corribile e provo a far girare un po’ le gambe.
Riesco a raggiungere Massimo, che sta gestendo ottimamente il passo, e vado a cercare Donato.
Ristoro “San Martino”
Sembra che le gambe sia siano un po’ sciolte, ma non mi è chiaro se sia una condizione reale o l’effetto dell’instinto di sopravvivenza che sta pompando litri di catecolamine nel plasma per farmi sopravvivere. Finalmente incontro Daniele (e sì perché non posso farmi battere da Daniele nemmeno da malato 😀 ) e riprendo a “correre” alla ricerca di Donato (che se continua a quel passo al 30km esplode).
Dopo qualche chilometro recupero anche Donato, gli do un paio di suggerimenti sul ritmo da tenere e proseguo.
Ristori “Ranchetto-Petreto-Ristonchia”
Non ho molto da scrivere in questi tratti. Mi ricordo solo che correvo in discesa, in piano ed in salita aiutandomi con i bastoni. Ricordo la neve e l’acqua ghiacciata nelle pozze e quel non-so-che di “Trail del Cinghiale” nell’affrontare il fango con estrema disinvoltura.
Le ultime tre salite infernali le ho fatte con un fiatone tipo “asma” e sempre con l bocca coperta per evitare di compromettere definitivamente i bronchi.
Il discesone finale l’ho corso in trance aspettando che finisse e gli ultimi 2 chilometri in piano li ho corsi tutti senza cedere mai il passo. Volevo arrivare e chiudere la gara senza perdere altro tempo!
Finché ecco la strada, il ponticello, la curva a destra ed il meraviglioso tappeto giallo che porta al tavolo della birra!
Finish!!!
Anche quest’anno la Ronda mi ha mazzolato a dovere!
Rimaneva solo un’ultima fatica: la doccia fredda e poi tutti a casa.
Le buone intenzioni c’erano, mi ero portato anche la GoPro per fare le foto, gli auricolari per ascoltare la musica, le mutande buone da sfoggiare dopo la doccia ma… niente. La condizione fisica era davvero pessima e non sono riuscito a godermi la gara come avrei voluto. Non da meno il dopo gara perché, come per il debito d’ossigeno, l’organismo chiedeva indietro il debito di energia. A distanza di 3 giorni sto riprendendo forze mentre la febbre sta iniziando a darmi tregua.
Emozioni
Portare a battesimo due miei Atleti a quello che è stato per me il primo Ultra Trail ha ricompensato ampiamente tutti i problemi di salute. Vedere nei loro occhi la soddisfazione di aver raggiunto il primo importante obiettivo, con una condizione meteo non proprio favorevole, mi ha ripagato della fatica e delle successive notti insonni.
E come non citare la grandissima Beatrice Fabbrini con un 4° posto assoluto nella 25km, che ha sfiorato veramente di un soffio il podio!
Grazie ragazz*, mi avete davvero emozionato!
Dalla settimana prossima si ricomincia a fare sul serio!
Daje!!!
Come vi siete trovati con le tabelle che ho pubblicato? Mi farebbe molto piacere sapere le vostre impressioni ed i vostri risultati! Inviatemi un messaggio nella form qui sotto, bastano poche righe, grazie!!!
OK, ma avevi febbre e acciacchi, l’hai finita e questo é importante…
Ora sono e credo anche altri, conoscere la tua preparazione alla GARA UTMB.
A proposito quando inizi la preparazione? Ma con la Utmb quali gare in programma eliminerai?
Eheh, la preparazione per l’UTMB è personale. Devo lavorare in particolare sulle carenze e iniziare a spingere sul volume. Non pubblicherò un allenamento generale, non si può fare per una 100M. O meglio, si può fare ma sarebbe poco credibile.
Piuttosto, descriverò man mano gli aspetti generali che caratterizzano la preparazione per una gara di questo tipo.
Alcune delle gare in programma le trovi nel calendario 👉
Guarda che mica te la copiò, già é tanto che arrivo 50/60km. A me bastano e avanzano, anche se sono curioso di fare una gara di queste distanze di notte.
Ciao e buoni allenamenti.
Ho visto che fai quella di Celano, questa si che ti prepara alla UTMB…