Nelle ultra distanze non basta allenare muscoli, soglia anaerobica, VO2Max. C’è un elemento fondamentale nella preparazione che non deve essere assolutamente trascurato: l’aspetto mentale.
Lo sforzo fisico protratto per tante ore – per una persona ben allenata – è molto più stressante per la mente che per il fisico e può capitare che la stanchezza mentale prenda il sopravvento rispetto a quella muscolare.
Per questo è fondamentale abituarsi, in allenamento, a correre per tante ore da soli senza distrazioni che possano far passare il tempo più in fretta.
In tante ore di corsa arriveranno diverse crisi, come stanchezza, noia, o entrambe insieme, ma i benefici dell’allenamento in queste situazioni si ottiene perseguendo l’obiettivo di portare a casa i km che avevamo programmato (o qualche km in più così da spostare un po’ più in avanti la bandierina).
Certo è molto più piacevole correre i lunghissimi in compagnia di amici ma in gara non è detto che ci si trovi nelle stesse condizioni ed è fondamentale creare gli adattamenti psicologici necessari a sopportare le condizioni di fatica meno favorevoli.
Per riuscire a superare i momenti di crisi ognuno ha le proprie strategie, come pensare ai km già percorsi, oppure fissare obiettivi intermedi, oppure pensare a pubblicare la traccia Strava con i tanti sofferti km. Io cerco di “spegnere il cervello” e aspettare che la crisi passi da sola, come succede sempre.