Il cielo terso delle domeniche invernali, quando tira la gelida tramontana, offre dei panorami da togliere il fiato. Dai Castelli Romani è possibile vedere tutta Roma, i Monti Cimini, i Monti della Tolfa, fino all’Argentario e oltre. In alcune occasioni si riescono a scorgere i profili di Sardegna e Isola d’Elba.
Ma è proprio in queste giornate gelide, con la colonnina del termometro che va sotto lo zero, che bisogna fare attenzione al l’abbigliamento per non trasformare una bella corsa nell’anticamera di un bel raffreddore.
Ho avuto modo di provare, con grande soddisfazione, la maglia Evolution Warm Baselayer Shirt della Odlo.
SI tratta di un primo strato termico, in fibra molto aderente, studiata per temperature tra i -25° ed i 15° Celsius, a seconda che venga usata durante la corsa o da fermo. Per quanto mi riguarda, tra gli 0° ed gli 8°, aggiungendo un leggero antivento è l’ideale per correre i lunghi su percorsi trail, con ritmi che vanno dal lento al medio veloce.
La maglia usa la tecnologia “seamless”, senza cuciture evitando così possibili sfregamenti o fastidiose compressioni. E’ leggerissima, ultra aderente e riveste il corpo come una seconda pelle. Oltre alle caratteristiche di termoregolazione ha la capacità di mantenere il corpo asciutto portando il sudore in superficie, e tramite il trattamento antibatterico con fibre in argento tiene lontano i cattivi odori.
Giudizio: molto positivo, consigliata come maglia intima.